Museo della Regina Cattolica

La realizzazione del nuovo Museo cittadino è stata voluta dall’Amministrazione Comunale di Cattolica con il significativo concorso finanziario statale della Legge n. 270/97 relativa ai “Fondi Giubileo”.

L’edificio che lo ospita era l’antico “Ospedale dei Pellegrini”, dipendente dalla Congregazione di Carità di Rimini, la cui costruzione venne avviata nel 1584; le varie stanze in cui era diviso comprendevano un dormitorio con 10 posti letto per gli uomini, ed un altro per le donne, oltre alla cucina e ad un ambiente che fungeva da locanda e da accoglienza.

Attivo fino al XIX secolo, nel 1839 fu trasformato in caserma; nel 1931 fu progettata la nuova sistemazione, che è stata pienamente rispettata dal recente restauro e recupero architettonico.

L’antico ospedale accoglie oggi al proprio interno il Museo della Regina, erede dei primo Museo Civico di Cattolica, che ebbe la sua sede originaria presso il Palazzo Comunale e, dal 1984, presso il Centro Culturale Polivalente, dove vennero istituite le due sezioni, archeologica e di marineria; l’attuale esposizione, riorganizzata secondo criteri didattici e scientifici, mantiene integre le due sezioni, potenziandone i percorsi e gli apparati didascalici e illustrativi.

Venerdì 29 Aprile 1966…

La funzionaria della Sovrintendenza ha constatato che affioravano a metri 1,60 di profondità dal piano di campagna avanzi di muri romani di discreta fattura da attribuirsi ad una domus di età imperiale”.

Sette anni dopo i primi rinvenimenti, nel 1973, veniva inaugurato il Museo Civico di Cattolica che, in questa sua prima fase di vita, ebbe carattere esclusivamente di antiquarium.

Gli scavi dei 1966 nella ex Piazza dei Mercato Ortofrutticolo, cui seguirono in anni un poco più recenti quelli di casa Filippini-De Nicolò, hanno restituito l’immagine, inedita e inattesa, di un piccolo borgo sorto alla fine dell’età romano-repubblicana e sviluppatosi tra il primo e il medio impero,la cui vita dovette essere fortemente condizionata dalla via Fiaminia: e forse proprio ad una mansio, ad un luogo cio‚ per la sosta di uomini e di animali,corrispondono i resti murari ancora visibili in città.

Dell’antico insediamento restano le stoviglie della cucina come quelle della dispensa e della mensa: piatti, coppe e ciotole decorate e rivestite da vernici rosse e rosso coralline, vetri, piccoli oggetti in metallo,lucerne, intonaci e tracce dei pavimenti e delle strutture murarie, le anfore dal mare e bottiglie, boccali, bicchieri della locanda come della casa; e ancora i piccoli oggetti di tutti i giorni, attraverso i quali possiamo immaginare le forme della quotidianità e della vita in un passato ormai remoto.

Nel 1985…

Fu organizzata dal Centro Culturale Polivalente e dall’istituto Beni Culturali della regione Emilia-Romagna un’importante mostra dal titolo “Barche e gente dell’Adriatico: 1400-1900”, curata da Maria Lucia De Nicolò e da Umberto Spadoni. La mostra costituì il punto di partenza per la formazione di una raccolta documentaria sui caratteri e le forme della cultura marinara adriatica e romagnola in particolare.

I materiali furono riordinati ed integrati per un’esposizione permanente, che si è arricchita nel tempo.

La nuova configurazione museografica conserva le tracce di questo percorso all’interno di una nuova dimensione didattica e propedeutica alla conoscenza di saperi propri di un’arte navale e di una civiltà non ancora esaurite.

La raccolta comprende tra l’altro preziosi pezzi unici quali modelli di imbarcazioni di varie dimensioni e di diverse epoche storiche: dalle riproduzioni in scala della barca di Logonovo (fine sec. XIV), al burchio rinascimentale, al tartanone cinquecentesco, alla cocca di Sigismondo Malatesta (1452).

Notevoli i grandi modelli che riproducono lo scheletro di un trabaccolo, un barchetto, un motopeschereccio, una lancetta, un trabaccolo da carico. Non meno interessante il repertorio degli attrezzi da cantiere, tra cui una splendida sega a nastro degli anni ’30 e, non ultimo, un raro esemplare di motore dei primissimi decenni dei novecento, documento straordinario delle trasformazioni e dei mutamenti radicali delle imbarcazioni, ma non di meno della navigazione e della pesca.Museo della ReginaAula didattica, Punto informazioni, Book shop, visite guidate, archeologia sperimentale, testi in lingua straniera

 

ORARI D’APERTURA

Invernale:
martedì-giovedì 9.30/12.30
venerdì-sabato:9.30/12.30 15.30/19.00
domenica 15.30/19.00

Estivo:
martedì 9.30/12.30
mercoledì e domenica: 16.30/19.00 20.30/23.00

Museo della Regina, via Pascoli 23, Cattolica

Visite guidate gratuite:
Ogni mercoledì ore 21.00: guida in lingua tedesca.
Tutti i giovedì ore 21.00 : guida in lingua inglese.
Ogni venerdì ore 21.00: guida in lingua italiana.


Per informazioni e visite guidate:
tel. 0541 831464 – 0541 967802
fax: 0541 967803
ccp@cattolica.net

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