La Valle del Conca, 2.700 ettari di aree protette

 

  • Linea rossa – Il perimetro proposto del Paesaggio naturale e seminaturale protetto del Conca.
  • Linea verde – Il perimetro della Riserva Naturale di Onferno
  • In verde– I Comuni della pianura;
  • In giallo – I Comuni della collina

Il Paesaggio naturale e seminaturale protetto del Conca è il risultato dell’impegno dell’Assessorato all’Ambiente della Provincia per la conservazione della Biodiversità.

La Provincia di Rimini ha proposto alla Regione Emilia-Romagna l’estensione delle aree per la conservazione della biodiversità e delle attività umane tradizionali.

Dopo un lungo lavoro sviluppato su diversi piani (tecnico, politico e dei processi partecipativi), è stata messa a punta una proposta che prevede a Rimini le seguenti nuove istituzioni di aree protette(*) :

Paesaggio naturale e seminaturale protetto del Conca (11 Comuni interessati, 2497 ha), Area di riequilibrio ecologico del Rio Melo (1 Comune, 7 ha); Area di Riequilibrio ecologico Del Rio Calamino (1 Comune 16 ha); estensione del SIC Torriana-Montebello-Valmarecchia (2 comuni, 173 ha).

Alla fine della complessa operazione il territorio protetto a Rimini passa da 2.500 ha (4,7% della superficie dell’intera provincia) a 5.200 ha (10%).

L’estensione del SIC (Sito di Importanza Comunitaria) è stata recentemente deliberata dalla Giunta Regionale (20 aprile 2009) e comporta il completamento ecologico dell’area con l’inclusione di due importanti bacini idrici in comune di Sant’Arcangelo di Romagna e di Rimini. La porzione in alveo al Marecchia, ora, comprende un sistema di bacini artificiali che svolgono un ruolo importantissimo per la conservazione degli habitat di acqua dolce e dei loro peculiari e minacciati popolamenti di flora e fauna.

Per quanto riguarda la tipologia “Area di Riequilibrio Ecologico”, una tipologia che tutela i popolamenti vegetali e animali di piccole aree di notevole interesse naturalistico, l’azione della Provincia, in collaborazione con i Comuni interessati (Riccione, e Montecolombo) ha portato al raddoppio della superficie già protetta esistente sul Rio Melo, che passa da 3,5 a circa 7 ha di estensione, e all’istituzione di una nuova area di riequilibrio ecologico di 16 ha, sul Rio Calamino, affluente del Conca, in comune di Montecolombo.

Tra le proposte della Provincia è però il Paesaggio naturale e seminaturale protetto del Conca (v. figura), l’area più importante per superficie, ambienti contenuti e realtà territoriali interessate.

L’area comprende l’alveo del Torrente Conca, dalla foce fino al confine con la Regione Marche. A monte di Morciano la perimetrazione proposta si estende e include la valle del Ventena di Gemmano e un ampio territorio collinare appartenente ai comuni di Gemmano, Montefiore, Saludecio e Mondaino con al suo interno anche la splendidamente conservata vallecola del Rio Montepietrino.

La perimetrazione proposta unisce l’alveo del torrente con i suoi importanti ambienti naturali (invaso di oltre 50 ha, boschi igrofili, estesi cespuglieti ecc.) al territorio della Riserva Naturale di Onferno, formando un ampio sistema di ambienti con valori paesaggistici diffusi, caratterizzati dall’equilibrata interazione di elementi naturali (anche da potenziare) e le tradizionali attività umane.

La fauna del paesaggio protetto comprende una ricca comunità nidificante di uccelli acquatici (Sgarza dal ciuffo, Tarabusino, Marzaiola, Svasso maggiore oltre a specie di importanza comunitaria quali Succiacapre, Averla piccola e Martin pescatore. Altre specie di importanza comunitaria presenti sono il Tritone crestato, tra gli anfibi e il pipistrello ferro di cavallo minore, tra i mammiferi.

La Regione, che ha già espresso in varie occasioni il parere favorevole alla proposta riminese, approverà il programma regionale, e ufficializzerà le nuove aree, entro la fine di maggio, con benefici sicuri per la natura e le attività economiche compatibili dei territori interessati.

Lino Casini,
Biologo ambientale. Consulente Assessorato Politiche Ambientali della Provincia di Rimini.

(*) La recente legge regionale sul sistema delle Aree Protette e dei Siti della Rete Natura 2000 ha assegnato alle Province nuovi compiti e funzioni in materia di conservazione della natura: le Riserve Naturali e le nuove tipologie di aree protette previste, come i Paesaggi naturali e seminaturali protetti ad esempio, sono oggi gestiti (le riserve) o istituiti direttamente da questi Enti. Le Province sono state chiamate a proporre modifiche e nuove istituzioni per il sistema di aree in occasione della definizione del primo “programma regionale”, lo strumento che definisce lo stato di conservazione del patrimonio naturale, le aree protette e i siti Natura 2000 esistenti e proposti, compreso la loro corretta gestione, per i prossimi tre anni.

Questa ricognizione regionale è stata l’occasione per definire in territorio riminese le macro- aree meritevoli di tutela (confluite nel Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale e all’interno delle quali sarà possibile individuare aree da proteggere nel corso degli otto anni di validità del piano) e le nuove proposte da istituire nel breve periodo.

Tratto da “La Piazza di Rimini”
Maggio 2009
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