Itinerari in camper in Romagna e Marche

L’entroterra di Cattolica offre molti spunti per una gradevole vacanza itinerante. Il turismo di mobilità è alla portata di tutti, ma è particolarmente indicato per chi possiede un camper. Abbiamo pensato di proporre un interessante itinerario che è apparso su PleinAir, la rivista più diffusa del settore. L’autore dell’articolo è Giorgio Ciancio e l’itinerario parte da Gradara, con piacevoli variazioni tra mare e campagna, con escursioni a piedi e in bicicletta.

TOUR DI 4 GIORNI TRA MARE E MONTI

Il percorso è stato realizzato in maggio (ed è sicuramente il periodo migliore), ma crediamo che lo si possa utilizzare anche in altri periodi dell’anno e, ovviamente, ognuno lo può adattare alle proprie esigenze.

Tra i comuni della frequentatissima costa pesarese e del suo entroterra, il territorio di Gradara merita una trattazione a parte anche perché, malgrado i molti interessi che presenta, subisce l’impatto di un turismo “mordi e fuggi”, che spesso la abbandona nel mese più bello e cioè proprio in maggio. Ecco allora una proposta di soggiorno plein air che si sviluppa nell’arco di quattro giorni, buona proprio per questo mese: Il comprensorio che esamineremo si trova a cavallo del confine regionale ed è costituito dall’area tra il basso corso del Foglia e quello del Conca. Per i dettagli dei percorsi faremo riferimento agli itinerari numerati descritti nell’ottima guida verde “Colle S. Bartolo e dintorni” di Davide Galeazzi, reperibile facilmente sul posto.

 

1° GIORNO: GRADARA E IL MARE

Gradara è circondata da una corona di parcheggi, che anche quando sono a pagamento sono assai appetibili per i camperisti (la sosta per le 24 ore non supera il costo di 5000 lire); un’occasione ottima per raggiungere il borgo in tempo per addormentarsi in pace sotto le mura. La visita a Gradara impegna non poco tempo. Il borgo e le mura meritano ogni attenzione, così come la visita allo splendido e splendidamente restaurato castello e ai musei, tra cui l’interessante e a suo modo divertente Museo degli Orrori nel quale i costumi del tempo, le lotte di potere, le storie di grandi passioni, tradimenti e atroci vendette, come quella di Paolo e Francesca, vengono illustrate con plastica evidenza. Nel castello un apposito locale utilizza intelligentemente gli strumenti dell’informatica interattiva per illustrare gli interessi dei dintorni e nello stesso tempo per offrire ai più piccini il modo di divertirsi anche nel contesto di un turismo culturale, in genere poco gradito a quella età. Nelle ore centrali della giornata conviene spostarsi sul mare (nel tardo pomeriggio tutta la costa va in ombra) per un’escursione facile e molto piacevole. Si raggiunga Gabicce Mare, e poi Gabicce Monte: proseguendo ancora un po’ lungo la panoramica si trova un piccolo parcheggio, dal quale parte un sentierino molto bello e famoso. E’ il Sentiero del Coppo (itinerario n. 1) che scende tra i boschi fino ad una spiaggia ciottolosa, camminando lungo la quale si raggiunge in breve il porticciolo di Vallugola, munito di ogni comfort. Una scorciatoia facile facile permette di chiudere il giro in meno di due ore di tranquilla camminata.

Poco distante da Gradara c’è poi il piccolo borgo di Granarola, immerso in una pace agreste, dove il dolce paesaggio della campagna, i comodi spazi disponibili, il silenzio, i vasti panorami sul mare e la presenza di ospitalità e ristoro agrituristico invitano a un pleinair distensivo e gratificante. La giornata può terminare qui nel migliore dei modi.

2° GIORNO: SPIAGGIA E CAMPAGNA IN BICICLETTA

Granarola giace su di un colle isolato ed è circondata da strade solitarie e accattivanti. Una è la Via S. Savino, panoramica, asfaltata, che cammina in quota per un certo tratto: altre due, sterrate, scendono invece nel verde fino alla statale, dove approdano nei pressi della frazione di Colombarone: da qui altre strade sia asfaltate che sterrate, altrettanto piacevoli, salgono verso Castel di Mezzo (Itinerari 4, 5 e 6). Nulla di meglio allora che inforcare una mountain bike a Granarola e prepararsi ad una splendida escursione per tutto il giorno.

Castel di Mezzo si raggiunge dalla statale con una ripida salita, che può essere percorsa anche a piedi perché non lunga. Qui troviamo un ristorante molto rinomato, parcheggi panoramici, un bel campeggio e soprattutto il più famoso belvedere della zona e una bella discesa al mare.

Panorama dal Tetto del mondo

In bici dirigetevi allora da Castel di Mezzo verso Gabicce lungo la panoramica e arriverete in breve ad un colle ben visibile, la cui cima si raggiunge per comodi stradelli. Lo chiamano “il tetto del mondo“, perché è il solo punto completamente aperto, dove lo sguardo può spaziare in ogni direzione dando una inebriante sensazione di infinito. Dopo esservi riempiti gli occhi tornate a Castel di Mezzo e deponete le bici. La strada che scende al piccolo molo sul mare è infatti stretta e ripidissima, ma è lunga solo un chilometro e a piedi si percorre con grande gusto, in poco tempo e con facilità sia in salita che in discesa. Le macchine sono praticamente assenti sia per la difficoltà della strada che per lo scarsissimo spazio di parcheggio disponibile. In compenso il porticciolo è assai più raccolto e integro di quello di Vallugola. Una volta ripreso il camper, spostatevi a Castel di Mezzo per il pernottamento.

3° GIORNO: LUNGO LA STRADA PANORAMICA

La statale di fondovalle drena regolarmente il traffico motorizzato, sicché – soprattutto nelle fresche ore del mattino – la Panoramica è la location ideale per itinerari di cicloturismo e per i bikers, gli appassionati delle 2 ruote. E poche cose sono più belle del percorso che unisce Castel di Mezzo a Fiorenzuola di Focara, da dove parte la più bella delle discese a mare della zona. Inforcate nuovamente le bici e gustatevelo con calma.

Panorama dalla strada Panoramica

A metà strada (mantenendovi sempre verso il mare quando incontrate un bivio) troverete uno spettacolare calanco panoramico, detto Picco del Diavolo. Malgrado qualche rischio dovuto alla natura franosa del terreno, nessuno resiste alla tentazione di salirvi in cima. Visitate poi il borgo di Fiorenzuola con i suoi belvedere e imboccate la discesa a mare, presso un cancello che blocca le automobili. Anche qui conviene lasciare la bici e proseguire a piedi. Il mare sottostante presenta inoltre uno dei rari tratti sabbiosi, il panorama è splendido e intatto, e questo è il solo modo di accedere, dunque anche selettivo e garante della qualità. Dopo la risalita potete poi proseguire in bici fino a un campeggio assai confortevole, trovando scorci panoramici a volontà. Prendetevela comoda e impegnate pure la giornata intera: poi tornate a dormire a Gradara.

4° GIORNO: I BORGHI ROMAGNOLI

La prima cosa che si nota sono gli splendidi panorami lungo la strada che unisce Tavullia a Montegridolfo. La strada si sviluppa infatti in falsopiano sempre sulla cresta delle colline, aprendo viste magnifiche verso il mare e verso il vicino Montefeltro. Avendo tempo e voglia, varrebbe la pena di percorrere questo tratto in bici. A Montegridolfo una ripida salita porta al castello, mirabile esempio di borgo restaurato ad uso turistico, molto frequentato. Anche Mondaino si trova sopra un colle panoramico con il suo castello e la sua bella piazzetta, con in più una fiorente scuola di arte musiva. Un bel castello privato adattato anche a ristorante è la sola cosa per cui si segnala Tavoleto. Qui comincia a comparire all’orizzonte la sagoma tozza di una tetra costruzione che quasi offende l’armonia del paesaggio. Si tratta della fortezza malatestiana di Montefiore Conca, che però appare sempre più bella man mano che ci si avvicina. Davvero una gradita sorpresa. Per finire si scende a Gemmano e di qui sul fondovalle, seguendo le indicazioni per la Grotta di Onferno. Si tratta di una spettacolare galleria dalle concrezioni molto tipiche, scavata nel gesso all’interno di un colle roccioso caratterizzato da pareti tormentate e da antri di ogni sorta, nei quali troviamo anche tracce di attività umane. Tutta la zona è protetta e le grotte sono visitabili partendo da un grazioso ristoro. Miglior finale non poteva darsi.

Sahifa Theme License is not validated, Go to the theme options page to validate the license, You need a single license for each domain name.