Giugno ’64, tromba marina storica

Dopo una mattinata bella, calda, nel pomeriggio la tramontana si gonfia.
Nubi. Mare che ribolle. Il disastro.
Un giovane cameriere viene inghiottito dai marosi. Poco dopo ritornò il sole.
La giornata nel ricordo di Elvino Galluzzi cantore della Cattolica marinara.

 

Il 6 giugno del 1964, una tromba marina sconvolge la spiaggia di Cattolica. Fu un disastro.

Nel suo libro “Piedarmista”, Elvino Galluzzi, il cantore della civiltà cattolichina legata al mare ed alla marineria, la definisce una brutta giornata.

Ecco l’intera narrazione.

“La giornata, rischiarata da un’alba dolce e chiara, si prometteva tranquilla, il mare calmo e i tanti bagnanti foresti che già affollavano la nostra spiaggia, se la godevano facendo i bagni di mare ed esponendo il corpo al sole cocente di un promettente e caldo mese di giugno.

Nelle ore pomeridiane improvvisamente la tramontana si scurisce, minacciose nubi nere coprono il cielo e si rincorrono in brandelli sfilacciosi. Il mare comincia a ribollire, la pioggia a cadere dirottamente. I bagnanti abbandonano la spiaggia frettolosamente. Il vento si fa più terribile e il buio cala fitto come fosse notte.

Poi, l’imponderabile. Una tromba marina rasentando la spiaggia, sollevò ondate rabbiose e schiumose che invasero la spiaggia le strade e gli alberghi adiacenti, sollevando e distruggendo tutto quello che vi era nel suo raggio d’azione.

Un giovane cameriere del bar del pontile, non riuscendo a mettersi prontamente al riparo, fu inghiottito dai marosi. Poi, improvvisamente come si era manifestato, poco dopo ritornò il sereno, la calma, e un tiepido sole fece capolino e i gabbiani ritornarono a volare.

Nessuno, neanche tra i vecchi pescatori, rammentava una simile tempesta”.

di Elvino Galluzzi

La Piazza di Rimini – Giornale di Cattolica

(Foto – Archivio fotografico Centro Culturale Polivalente di Cattolica)

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