Vivere il mare in sicurezza

Vivere il mare in sicurezza

 

MARE SICURO

Questa guida vuole essere un contributo per tutti coloro che intendono vivere il mare in sicurezza e nel pieno rispetto dell’ambiente marino. Le informazioni contenute in questa pagina non sono esaustive di tutta la normativa in vigore in materia diportistico-balneare. Per ogni ulteriore approfondimento vi consigliamo di rivolgervi agli uffici delle Capitanerie di Porto.

 

Per l’emergenza in mare digitate il Numero Blu 1530 della Guardia Costiera.

 

IL CORPO DELLE CAPITANERIE DI PORTO GUARDIA COSTIERA

FUNZIONI ED ATTVITA’ DEL CORPO:

Il Corpo delle Capitanerie di Porto Guardia Costiera con i suoi circa 10.000 tra uomini e donne militari di Marina, 300 sedi sul territorio, mezzi navali ed aerei è per ampiezza e la varietà dei compiti, un punto di riferimento per tutte le attività marittime di competenza statale, vero e proprio “sportello unico” per l’utenza del mare. Le Capitanerie di Porto dipendono dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ed hanno collaborazioni, per specifiche attività, con altri Ministeri, fra tutti il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali per la pesca marittima ed il Ministero dell’Ambiente per la protezione delle risorse marine.

S.A.R.

La ricerca ed il soccorso in mare costituiscono l’impegno primario dell’attività della Guardia Costiera, reparto operativo del Corpo delle Capitanerie di Porto. L’attività operativa di ricerca e soccorso si estende ben oltre i confini delle acque territoriali, comprendendo più di 500.000 Kmq di mare. Il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, attraverso la propria Centrale Operativa assume le funzioni di Centro Nazionale di Coordinamento per il soccorso marittimo (Italian Marittime Rescue Sub Center). Il Centro Nazionale è coadiuvato da 13 centri secondari di soccorso (Marittime Rescue Sub Center) situati presso le Direzioni Marittime e delle Unità Costiere di Guardia coincidenti con gli altri Uffici periferici.

Il Comando Generale delle Capitanerie effettua, per conto del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, il coordinamento centrale delle attività di controllo della pesca marittima. Le attività di pesca vengono sorvegliate in mare dalle unità della Guardia Costiera e monitorate con moderni sistemi satellitari che garantiscono una maggiore sicurezza dei pescatori. Il pescatore viene controllato nei punti di sbarco e di vendita per verificare che le specie commercializzate non siano fra quelle vietate ed abbiano le misure minime previste dalla normativa.

V.T.S.

Di pari importanza è l’attività di prevenzione e di vigilanza sulla sicurezza in mare.
A tale scopo il Corpo utilizza sistemi tecnologici quali il Vessel Traffic Service (VTS) allo scopo di monitorare costantemente lo svolgimento del traffico marittimo riducendo i rischi della navigazione.

AMBIENTE

La tutela dell’ecosistema marino è un altro importante compito svolto attraverso la vigilanza, gli interventi di disinquinamento, il controllo dei parchi e delle aree marine protette. Allo scopo vengono utilizzate anche risorse (centrali operative, mezzi aeronavali, sistemi di controllo del traffico navale) già attivate per compiti di soccorso, sicurezza della navigazione e polizia marittima. Per tutelare i mammiferi marini è stata istituita, nel mare Tirreno settentrionale, una zona protetta denominata “Santuario dei Cetacei” in cui i mezzi della Guardia Costiera effettuano una specifica attività di sorveglianza.

COME FAR PARTE DELLE CAPITANERIE DI PORTO

Annualmente viene pubblicato un bando di concorso per i giovani di età compresa fra i 17 e i 25 anni che volessero entrare a far parte del Corpo delle Capitanerie di Porto come volontari in ferma breve. I requisiti sono: essere celibe, possedere la licenza media e idonee caratteristiche psicofisiche. Inoltre si può accedere alla professione con il grado di Maresciallo o nel ruolo degli Ufficiali partecipando ai concorsi per titoli ed esami banditi annualmente, qualora in possesso del diploma di istruzione secondaria superiore. Per maggiori informazioni, rivolgersi presso l’Ufficio Locale Marittimo di Cattolica o la Capitaneria di Porto di Rimini.

IL MARE E’ FONTE DI VITA, RISPETTIAMOLO!

Il mare è patrimonio comune all’intera umanità: esso è lo spazio dove maggiormente si appaga l’anelito di ciascun uomo di infinito e libertà. Quando perciò ci avviciniamo al mare per turismo, sport, ricreazione, dobbiamo costantemente ricordare:

  • Di avere il più assoluto rispetto per l’ambiente marino e le coste. L’abbandono di rifiuti è causa certa di degrado, con la conseguenza che le nostre future vacanze, quelle dei nostri figli saranno meno belle. Ciò purtroppo è già avvenuto in alcune zone del nostro paese.
  • Di evitare rumori eccessivi e molesti. Sono il più grave limite alla libertà altrui di fruire in pace del mare e delle sue bellezze. Il rombo di un motore, soprattutto nelle vicinanze della costa, attrae l’attenzione non per evidenziare la nostra “potenza”, ma la evidente nostra maleducazione.
  • Di avere sempre tanta, tanta prudenza.

IL DECALOGO DEL BAGNANTE

  • Evita di fare il bagno se non sei in perfette condizioni psicofisiche.
  • Non forzare il tuo fisico anche se sei un buon nuotatore.
  • Dopo una lunga esposizione al sole, entra in acqua gradualmente, bagnando prima la nuca, l’addome e il petto. Evita assolutamente di fare il bagno se hai preso un colpo di sole.
  • Lascia trascorrere almeno tre ore dall’ultimo pasto prima di fare il bagno.
  • Non entrare in acqua quando è esposta la bandiera rossa (che indica una condizione di pericolo per i bagnanti).
  • Non fare il bagno se il mare è mosso, se spirano forti venti, se vi sono forti correnti, se l’acqua è molto fredda o se ha una temperatura molto inferiore a quella dell’ambiente.
  • Se non sai nuotare, bagnati esclusivamente in acque molto basse e sotto il controllo diretto di qualcuno che sappia nuotare molto bene.
  • Per qualsiasi informazione rivolgiti al bagnino di salvataggio in servizio presso la postazione.
  • Osserva quanto previsto nelle ordinanze per la disciplina delle attività balneari, in particolare:
  • Non recare disturbo alla quiete dei bagnanti (schiamazzi, giochi, radio a volume elevato);
  • Non portare animali sulla spiaggia;
  • Non montare tende, accendere fuochi, campeggiare sulla spiaggia.

IMPIEGO E CIRCOLAZIONE DEGLI ACQUASCOOTERS E NATANTI SIMILARI

Gli scooters ed i natanti similari possono navigare solo in ore diurne con condizioni meteomarine assicurate, ad una distanza non superiore ad un miglio dalla costa, con divieto assoluto di navigare:

  • Nell’ambito dei porti e dei canali, se non con rotte dirette necessarie all’arrivo o alla partenza o a raggiungere gli impianti di distribuzione del carburante;
  • Nelle zone di mare destinate all’ancoraggio e alla partenza delle navi;
  • Nei pressi delle imboccature o lungo rotte di accesso dei porti e dei canali a distanza inferiore a mt. 200 dall’imboccatura dei porti del Circondario Marittimo di Rimini;
  • In zone frequentate da bagnanti e, in ogni caso, entro la fascia dei mt. 500 dalla battigia, nel periodo di validità dell’Ordinanza Balneare;
  • Nelle zone di mare vietate alla balneazione per motivi igienico sanitari;
  • A meno di 50 mt. dai galleggianti od unità che segnalano la presenza di operatori subacquei.

Per la conduzione degli acquascooter o moto d’acqua e mezzi similari sono richieste la maggiore età e la patente nautica, secondo quanto previsto dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1997, n° 431. Durante la navigazione i conducenti e le persone imbarcate devono obbligatoriamente indossare:

  • Una cintura di salvataggio indipendentemente dalla distanza dalla costa in cui la navigazione è svolta;

Gli scooter acquatici devono essere obbligatoriamente provvisti di acceleratore a ritorno automatico, nonché di un dispositivo sul circuito di accensione assicurante l’arresto del motore in caso di caduta del conduttore. Il dispositivo deve essere installato sul natante in modo ben visibile come pure il suo aggancio al conduttore. Sono esenti da tale accorgimento le unità dotate di self-circling (blocca-sterzo con ritorno automatico). A bordo inoltre, devono essere presenti le dotazioni di sicurezza previste dal vigente Regolamento di Sicurezza per la navigazione da diporto. II numero delle persone imbarcate, compreso il conduttore, non potrà superare quello stabilito dal relativo certificato di omologazione che dovrà essere presente a bordo in originale o in copia autentica. Durante la stagione estiva, l’atterraggio e la partenza degli Scooter acquatici, nelle zone frequentate da bagnanti, deve avvenire solo attraverso gli appositi corridoi ed alla velocita minima che assicuri il controllo e comunque non superi i tre nodi. Nelle zone dove non esistono i predetti corridoi l’attraversamento dello specchio acqueo interdetto deve avvenire senza l’uso del motore.

IMPIEGO E CIRCOLAZIONE DELLE TAVOLE CON AQUILONE KITESURF E SIMILARI

Si rammenta che l’uso delle tavole con aquiloni denominate Kitesurf è consentito a coloro i quali abbiano compiuto i 14 anni di età. Durante l’utilizzo dei Kitesurf è obbligatorio indossare permanentemente un ausiliario al galleggiamento: cintura di salvataggio, trapezio galleggiante e/o muta galleggiante). Il Kitesurf deve essere dotato obbligatoriamente di un dispositivo di sicurezza che permetta l’apertura dell’ala e il conseguente sventamento, mantenendola comunque vincolata alla persona.

ESEMPIO:

  • KITESURF A 2 CAVI:
    sgancio rapido tipo sci nautico su una delle 2 linee; sull’altra ritenuta di sicurezza vincolata alla persona di lunghezza tale da consentire lo sventamento dell’ala;
  • KITESURF A 4 CAVI:
    sgancio rapido tipo sci nautico sul depower (ritenuta di sicurezza vincolata alla persona di lunghezza tale da consentire lo sventamento dell’ala).

AL KITESURF E’ VIETATO:

  • Navigare all’interno dei porti del circondario Marittimo di Rimini, nelle zone di mare destinate all’ancoraggio e partenza delle navi e lungo le rotte di accesso alle medesime;
  • Navigare a distanza inferiore a metri 500 dall’imboccatura dei porti del Circondario Marittimo di Rimini;
  • Navigare in zone frequentate dai bagnanti (zone di mare riservate alla balneazione);
  • Navigare nella zona di mare vietata alla balneazione;
  • Avvicinarsi a meno di metri 50 dai galleggianti che segnalano la presenza di subacquei;
  • Lasciare il Kitesurf incustodito senza scollegare almeno un lato dell’ala, riavvolgendo completamente i cavi sul boma.

Nelle zone di mare riservate alla balneazione l’atterraggio e la partenza dei Kitesurf devono avvenire all’interno di appositi corridoi di lancio destinati ai Kitesurf con le seguenti modalità:

  • La partenza ed il rientro devono avvenire con la tecnica del Body Drag (farsi trascinare dall’aquilone con il corpo in acqua fino ad una distanza di 100 mt. dalla battigia;
  • Nei 100 metri sopraccitati è consentito il transito di un Kitesurf per volta, con diritto di precedenza ai mezzi in rientro;
  • L’impiego del corridoio è limitato alle operazioni di atterraggio e partenza dalla spiaggia;
  • L’uso del corridoio è libero e gratuito;
  • All’interno del corridoio è tassativamente vietata la balneazione.


IN WINDSURF RICORDATI DI:

  • Indossare sempre la cintura di sicurezza;
  • Usare sempre gli appositi corridoi di lancio;
  • Navigare sempre entro un miglio dalla costa.
  • Non navigare per troppo tempo con il vento in poppa o nella stessa direzione se sei inesperto o non conosci le varie andature.
  • Se non riesci più a rientrare, sfila l’albero restando sulla tavola, arrotola la vela intorno all’albero, usa il boma come pagaia, remando sempre sulla direzione della corrente, tagliandola in diagonale e procedendo a zig- zag, fino ad uscire dalla zona di corrente o, se c’è vento di terra, fino alla spiaggia.

CONSIGLI

  • In acqua:

Non uscite mai con vento di terra, può essere molto pericoloso. I venti di terra tendono ad aumentare di forza man mano che ci si muove verso il largo e allontanandovi sempre più dalla vostra base di partenza potreste trovarvi nei guai. Scegliete una spiaggia dove il vento soffi verso terra o in bolina. Evitate di navigare in scarsa visibilità, all’imbrunire o nella nebbia. Infine state molto attenti alle maree, forti correnti di marea possono portarvi lontano dalla base di partenza.

  • Equipaggiamento:

Prima di uscire col vostro windsurf controllate attentamente tutto l’equipaggiamento. Prima di tutto, verificare che la tavola e la vela non presentino gravi segni di usura. Accertatevi che il giunto dell’albero alla tavola sia fissato in sicurezza in modo da evitare sganciamenti della vela e controllare che l’albero non presenti spaccature. Quando attrezzate la vela accertatevi che le cime non siano consumate e in caso sostituitele immediatamente: accertatevi che siano ben tese e libere. Dopo l’uso lavate tutto l’equipaggiamento con abbondante acqua dolce. Per maggiore sicurezza scrivete sulla tavola e l’attrezzatura il vostro nome e numero di telefono con un pennarello indelebile.

  • Salvataggio:

Indubbiamente è meglio “prevenire che curare”, perciò siate sempre preparati al peggio e di mettervi in salvo autonomamente senza l’aiuto di nessuno. In ogni caso, portate sempre con voi dei dispositivi per segnalare la vostra posizione a potenziali soccorritori nelle vicinanze. E’ buona norma avere una cima o una bandiera o un razzo di segnalazione per attirare l’attenzione. E’ vitale inoltre conoscere i segnali internazionali di soccorso; alzate ed abbassate le braccia ai lati del corpo ma non incrociatele sopra la testa (= segnale sto bene). Non abbandonate mai la tavola, questa vi aiuterà a rimanere a galla e sarete più visibili per un eventuale soccorritore. Ricordatevi che è meglio mettersi in salvo da soli prima di indebolirsi o debilitarsi troppo nell’attesa che si avvicini qualcuno.


CANOA / KAYAK

  • Prima di partire:

Prima di partire con la vostra canoa dovreste sempre informare qualcuno a riva o la Guardia Costiera. Prima di tutto indicate il numero di persone che hanno intenzione di uscire in canoa e il nome del centro o dell’organizzazione nonché l’area in cui vi recherete; sarebbe bene specificare anche il numero e il modello di canoa kayak che si utilizzerà (singola / doppia). Infine dovreste comunicare alla Guardia Costiera il luogo di inizio e fine del giro e, se si tratta di un viaggio, anche le varie tappe e ogni cambiamento di percorso o di programma così come il giorno in cui l’uscita si concluderà.

  • Siate preparati:

Dovete sempre avere l’attrezzatura adatta quando dovete uscire in canoa. Questo equipaggiamento comprende: pagaia adatta all’uso, abbigliamento adeguato, un aiuto al galleggiamento o un giubbotto di salvataggio, paraspruzzi con maniglia di sganciamento. Possono essere inoltre utili e dovrebbero essere sempre portati: una bussola, una carta aggiornata, un kit di riparazione, una cassetta di pronto soccorso, un sacchetto di protezione e alcuni fuochi di segnalazione di soccorso. Infine non dimenticare di portare un contenitore stagno per riporvi tutto quello che potrebbe essere utile e, per i viaggi più lunghi, ricordare viveri di emergenza e un termos con bevande calde. Altrettanto importante oltre alle dotazioni sono alcune regole basilari che tutti i canoisti dovrebbero seguire: prima di tutto la canoa/kayak dovrebbe avere la massima galleggiabilità alle due estremità, maniglie e punti di presa dovrebbero essere fissati agli estremi poiché queste sono le aree più adatte ad agganciarsi in caso di recupero di emergenza. Eventuali elastici per fissare le attrezzature sulla coperta devono essere ben tesi in modo da non recare intralcio. Infine, per sicurezza e per essere identificabili e consigliabile che la canoa /kayak sia di colore brillante e che nome e indirizzo siano scritti chiaramente all’interno dello scafo.

  • In acqua:
  • Seguite il programma che avete consegnato a terra.
  • Non uscite in canoa/kayak da soli. Si raccomanda di uscire almeno in tre persone per potersi aiutare in caso di pericolo.
  • In caso di emergenza non abbandonare mai la canoa. Tenere sempre con voi una radio resistente all’acqua.
  • E’ sempre meglio utilizzare una combinazione di equipaggiamenti di sicurezza per aumentare la possibilità di mettersi in salvo.

SCI D’ACQUA

Esso e consentito in ore diurne e tempo e mare assicurati. Nel periodo di vigenza dell’ordinanza balneare è, comunque, vietato all’interno della fascia di mare di 500 metri riservata alla balneazione.

Come sciatori d’acqua dovreste sempre:

  • Essere buoni nuotatori e indossare un giubbotto di salvataggio e una muta o giacca stagna.
  • Osservare attentamente lo specchio d’acqua davanti a voi e stare lontano da barche, boe etc.
  • Evitare di cadere all’indietro e cercare di sedersi in acqua o, se cadete, cercate di appallottolarvi su voi stessi.
  • Lasciare sempre la presa quando state cadendo.
  • Correre parallelamente alla riva e quando vi dirigete a terra rallentate e procedete con cautela.
  • Tirare verso di voi gli sci se cadete, vi saranno di aiuto per rimanere a galla.

Oltre a queste semplici regole come sciatori d’acqua non dovete mai:

  • Avvolgere verso di voi la cima di traino attorno a parti del corpo come piedi, mani, dita.
  • Sciare in acque poco profonde o sconosciute.
  • Sciare davanti o di fianco a una imbarcazione in movimento.

Conduttore di motoscafo:

  • L’effettuazione dello sci nautico è subordinata, da parte del conduttore dell’imbarcazione da diporto, al possesso di idonea abilitazione (patente nautica).

Come pilota di motoscafo dovreste sempre:

  • Avere sempre insieme a voi un esperto nuotatore competente sia che stiate trainando uno sciatore o meno.
  • Assicuratevi che l’esperto nuotatore comprenda i segnali dello sciatore.
  • Aspettare i segnali dello sciatore in procinto di partire e quindi accelerare dolcemente e gradualmente in modo da sollevare delicatamente lo sciatore dall’acqua.
  • Virare gradualmente con archi di ampio raggio.
  • Tornare immediatamente a recuperare lo sciatore caduto e portare sempre un giubbotto di salvataggio addizionale a bordo.
  • Spegnere il motore prima di issare a bordo lo sciatore.

Come conduttore non dovete mai:

  • Navigare in zone e comunque in prossimità di spiagge con bagnanti.
  • Navigare in prossimità di altre imbarcazioni o tentare di oltrepassare ostacoli a pelo d’acqua.

CORRIDOI DI ATTERRAGGIO

  • Tutte le unità da diporto, ad eccezione dei natanti a remi tipo Jole, canoe, sandolini, pattini, mosconi, lance, ovvero bumpers e simili, nonché le imbarcazioni a motore, e o a vela se condotte a remi, possono avvicinarsi e partire dalla spiaggia soltanto navigando negli appositi corridoi;
  • I conducenti delle unità da diporto, una volta individuato l’ultimo gavitello esterno (destro e sinistro) posto al limite della linea dei 500 mt., hanno l’obbligo di imboccare il corridoio e procedere navigando perpendicolarmente alla costa, alla velocità minima che ne assicuri il controllo e comunque non superi i tre nodi; L’uso del corridoio è libero e gratuito;
  • All’interno dei corridoi è tassativamente vietata la balneazione.

LIMITE DI VELOCITA’ NELLA ZONA RISERVATA ALLA BALNEAZIONE

Fermo restando i divieti della navigazione per le unità a motore e/o vela, nella fascia di mare riservata alla balneazione, si rammenta che la Capitaneria di Porto di Rimini nel Compartimento Marittimo di propria giurisdizione, al fine di tutelare l’incolumità dei bagnanti, dei subacquei e di garantire lo svolgimento in condizioni di sicurezza delle molteplici attività che durante la stagione estiva si espletano in prossimità della costa ha disciplinato con propria ordinanza il limite di distanza dalla Costa entro i quali le unità propulse a motore devono navigare con velocità non superiore a 10 nodi e con gli scafi in dislocamento sino ai 1000 metri dalla costa.

 

IN APNEA

  • Non immergersi se non in perfette condizioni psicofisiche e se non sono passate almeno 4 ore dal pasto o due ore da uno spuntino.
  • Effettua un controllo medico specialistico periodico almeno una volta all’anno e un corso di immersione in apnea presso una scuola qualificata.
  • Non effettuare mai l’iperventilazione;
  • Immergersi sempre legato a un galleggiante segna sub (bandiera rossa con striscia diagonale bianca visibile a 300 metri) e in equilibrio idrostatico leggermente positivo.
  • Fai passare almeno tre minuti tra un apnea e un’altra per compensare il debito di ossigeno acquisito, aumentando l’intervallo con l’aumento del tempo complessivo dell’immersione.
  • Immergiti almeno con un’altra persona in modo da effettuare le apnee alternative, cosicchè il subacqueo in superficie possa controllare a vista il subacqueo in immersione.

 

SOTT’ACQUA CON LE BOMBOLE

  • Effettua un corso di immersione con autorespiratore presso una scuola qualificata ed un controllo medico specialistico periodico (almeno una volta all’anno).Programma sempre l’immersione e controlla sempre le attrezzature e la pressione delle bombole prima di ogni immersione.
  • Indossa sempre il profondimetro, l’orologio, il regolo di decompressione, il coltello, il giubbetto di assetto variabile.
  • Adotta in immersione le corrette tecniche di respirazione non trattenere mai il respiro, specialmente in risalita.
  • Evita di effettuare la seconda immersione prima che siano passate 12 ore dalla precedente.
  • Risali sempre rispettando le tappe di decompressione indicate dalle tabelle. Adotta comunque l’abitudine di effettuare un ulteriore tappa di qualche minuto a 5 metri.
  • Non allontanarti più di 50 metri dalla bandiera di segnalazione.
  • Immergiti sempre con un compagno (senza perdersi mai di vista; possibilmente collegandoti a lui con una sagola ) e usa sempre il galleggiante segna sub.

Se è presente un mezzo nautico di appoggio, su tale mezzo deve essere issata la bandiera di segnalazione e deve essere presente a hordo almeno una persona pronta ad intervenire.

 

PESCA SUBACQUEA SPORTIVA

La pesca subacquea sportiva può essere effettuata solo nelle ore diurne e senza l’uso di apparecchi ausiliari di respirazione nel rispetto dei seguenti limiti:

  • oltre 500 metri dalle spiagge frequentate da bagnanti;
  • ad almeno 100 metri dalle reti da posta;
  • non transitare in zone frequentate da bagnanti con l’arma subacquea carica;
  • E’ obbligatorio segnalare la propria posizione con un galleggiante provvisto di una bandiera rossa con striscia diagonale bianca; se è presente un mezzo nautico di appoggio, la bandiera va issata su quest’ultimo;
  • Il subacqueo non si deve allontanare oltre i 50 metri dalla bandiera segnaletica;
  • E’ vietato raccogliere corallo, molluschi e crostacei e stelle marine.
  • Per effettuare la pesca subacquea con il fucile e necessario avere almeno 16 anni di età.

 

PESCA SPORTIVA

La pesca sportiva, con qualsiasi tipo di attrezzo, è vietata sulle spiagge tra le ore 09:00 e le ore 19:00.

 

CONSIGLI E SUGGERIMENTI Al DIPORTISTI

Suggerimenti di carattere generale rivolti a tutti i diportisti nautici. Perché l’attività di diporto resti comunque una forma di divertimento, un piacevole passatempo o il modo di trascorrere una vacanza, evitando che l’imprudenza trasformi ciò in tragedia, si suggerisce di:

  • Accertarsi sempre delle buone condizioni meteorologiche. Si ricordi che i bollettini meteo sono trasmessi dalla RAI (il bollettino del mare è trasmesso dalle stazioni radiofoniche della RAI) e sulle stazioni costiere P.T. radio (il lancio dei bollettini “meteomar” avviene per radiotelefono sul canale 26 VHF/FM). Le suddette stazioni radio PT. provvedono anche alla diffusione degli Avvisi ai Naviganti di sicurezza. La diffusione degli avvisi e del Meteomar vengono preannunciati sul canale 16 VHF (pan a 156.800 MHZ).
  • Il Comandante/Conduttore dell’unità da diporto è il responsabile di bordo: prima di intraprendere un viaggio deve assicurarsi che il proprio mezzo sia in ottimo stato di navigabilità;
  • Accertarsi sempre, prima di uscita in mare, dell’efficienza del proprio mezzo nautico, dell’esistenza a bordo di tutte le dotazioni di sicurezza previste e che la quantità di carburante sia sufficiente a garantire anche il rientro;
  • Provvedere perché ci sia sempre a terra, qualcuno che sia a conoscenza dell’uscita in mare, della destinazione, della ora di previsto arrrivo/rientro: in caso di attracco in zona diversa da quella prevista, avvisare sempre e ciò per evitare che ingiustificati allarmismi da parte di chi aspetta a terra causino l’inutile avvio delle operazioni di ricerca da parte dei mezzi della Guardia Costiera;
  • Non navigare nelle zone frequentate dai bagnanti;
  • Regolare la velocità della propria imbarcazione in base alle condizioni del mare e della densità del traffico in zona;
  • In mare rispettare sempre le regole per evitare gli abbordi in mare;
  • Portare il proprio aiuto, ai limiti delle proprie possibilità, a chiunque ne abbia bisogno, assistendo fino all’arrivo dei soccorsi; Non abbandonare mai il proprio mezzo nautico, a meno che non stia colando a picco;
  • In caso di mare agitato, assicurarsi che i mezzi di salvataggio/sicurezza siano a portata di mano: far indossare le cinture di salvataggio/salvagenti a tutti i presenti a bordo;
  • Controllare sempre l’efficienza delle dotazioni di sicurezza, tenendo bene a mente il posto dove sono sistemate (razzi di soccorso, estintori, salvagenti, etc..) e ricordarsi di tenerle sempre all’asciutto;
  • Non navigare sotto riva quando il mare proviene dal largo e ciò per evitare che l’unità possa essere sottoposta alla violenza dei marosi; in tal caso tenersi più lontano dalla Costa e ridurre la velocità prendendo il mare a “mascone o giardinetto”.
  • Non farsi mai scrupolo di segnalare, per radiotelefono, con il “CB”, a braccia, usando i razzi etc., la propria difficoltà;
  • La gente di mare, e particolarmente i pescatori del luogo, sono sempre disposti con la loro esperienza, a portare il proprio aiuto e comunque a dare preziosi consigli sulle caratteristiche meteomarine locali, sulle rotte più sicure etc.;
  • Evitare di esporsi a capo scoperto, al sole, per lunghi periodi rischiando l’insolazione;
  • Non navigare a meno di 100 mt. dai galleggianti o unità che segnalano la presenza di operatori subacquei.

 

IRREGOLARITA’ E PICCOLE AVARIE NEL FUNZIONAMENTO DEI MOTORI E MODO PER RIMEDIARVI

Se il motore non si avvia:

  • Il carburatore ingolfato: smontare le candele, asciugarle o sostituirle;
  • Fili delle candele, calotta dello spinterogeno o bobina bagnati: smontare la calotta o i fili delle candele; asciugare accuratamente tutti i raccordi con panno asciutto e la bobina, rimettere tutto in ordine.
  • Carburatore sporco: togliere il coperchio della vaschetta, ripulirlo accuratamente e soffiare aria negli spruzzatori.

Se il motore improvvisamente si ferma:

  • Mancanza di alimentazione: verificare se la benzina e esaurita, controllare quindi che arrivi al carburatore e infine che non ci sia acqua nella benzina.
  • Mancanza di accensione: candele bagnate. Se così asciugarle accuratamente, come per i fili e gli attacchi. Qualche volta puo dipendere dalle puntine platinate dello spinterogeno logorate o sporche: in questo caso, basterà ripulirle e registrarle.


MISURE PER PREVENIRE INCENDI ED ESPLOSIONI

  • Mantenere pulita e asciutta da residui di benzina/olio la sentina.
  • Non tenere il motore in moto durante il rifornimento;
  • Non travasare carburante durante la navigazione;
  • Non tenere i serbatoi in locali chiusi;
  • Non portare taniche di plastica o metallo con benzina pura di riserva; se ciò è proprio necessario, è bene che sia miscelata con olio da motori e che le taniche abbiano una valvola di sfiato e non vengano lasciate al sole;
  • Non fumare, sia in navigazione che in sosta, vicino al serbatoio;
  • Chiudere la valvola di scarico del serbatoio durante soste prolungate in porto e aprirle in navigazione;
  • Prima di mettere in moto il motore è necessaria una opportuna ventilazione del locale motore se il motore è entrobordo;
  • Estintori efficienti a portata di mano;
  • Ricordarsi che i vapori sono più pesanti e stagnano in basso; basta quindi una scintilla sfuggita dall’ impianto elettrico, un contatto o una cicca di sigaretta per provocare una esplosione.

 

PROVVEDIMENTI PER ESTINGUERE GLI INCENDI

  • Isolare i serbatoi del carburante;
  • Ruotare la barca in modo che il vento porti le fiamme fuori bordo;
  • Se l’incendio è a prora fare in modo che il vento venga da poppa;
  • Non versare acqua sul fuoco, e se questo e alimentato da nafta o da benzina l’acqua finirà solo per aiutare il diffondersi delle fiamme;
  • Intervenire con gli estintori sopravvento; anche una coperta può servire a soffocare un incendio;
  • Portare in salvo le persone qualora non si potesse contenere l’incendio;
  • Usare C02 per soffocare l’incendio in locale chiuso.

 

UOMO IN MARE

Un pericolo che bisogna prevedere e quello di perdere un uomo in mare. Nel caso che un uomo cada fuori bordo, la prima cosa da fare è lanciargli un salvagente anulare, quindi fermare l’elica e avvicinarsi al naufrago, e tenendo pronto eventualmente un altro salvagente anulare munito di boetta luminosa. Nell’avvicinarsi al naufrago è opportuno portarsi sopravvento e scarrocciare la barca sino a raggiungerlo.

 

NUMERO BLU

E’ attivo, su tutto il territorio nazionale, il numero di emergenza gratuito “1530” tramite quale si possono segnalare alle Capitanerie di Porto le situazioni di pericolo verificatesi in mare.

 

UFFICIO LOCALE MARITTIMO DI CATTOLICA
Capitaneria di Porto – Guardia Costiera
Via Antonini,4 47841 Cattolica

TEL 0541 963221

 

1 persone hanno trovato utile questo contenuto
Ti è stato utile?
Non hai trovato le informazioni che cercavi?
Vuoi segnalarci un errore o suggerirci una miglioria?
Non perderti le novità di Cattolica! Iscriviti alla nostra newsletter mensile